lunedì 24 novembre 2014

COL NOME DI PRIMAVERA

Col nome di primavera (Filastrocca per ‪‎GelsominaVerde‬) a dieci anni della scomparsa di ‪AntonioTRILLICOSO‬

Numero 114 le venne affidato,
corrispondeva a quello delle vittime 
della faida di Scampia
che colpì con tre colpi secchi Gelsomina
che dalla sua bellezza e dall’amore fu tradita.
Ma fu l’agnello sacrificale della ferocia
tra i Di Lauro e gli Scissionisti.
Clan prima amici poi nemici
e questa ragazza di 22 anni
pagò per la sua innocenza,
per amare chi voleva salvare.
Ma la Camorra, la criminalità
non perdonano,
non fanno prigionieri.
Spietati e senza cuore
prima la trucidarono per sapere 
ciò che non sapeva.
Per farla confessare
ciò che aveva sempre rifiutato,
ciò che teneva lontano
ciò che aveva lasciato:
un mondo di morte e di peccato.
Una giovane dal nome di primavera :
il profumato fiore di gelsomino
e il fresco od ore del colore dell’erba verde,
fu seviziata prima di essere uccisa
e bruciata dopo essere stata brutalmente “sparata” a morte
per un presunto silenzio
che era una pura e sincera verità.
I sette anni al pentito dei suoi aguzzini,
l’ergastolo al mandante del suo martirio
a poco valgono
di fronte al suo non sapere,
di fronte a una vita,
di fronte a una guerra di clan,
di fronte ad un insoddisfatto popolo,
di fronte all’inerzia delle istituzioni,
di fronte e da dietro ,
di fronte e da sotto,
di fronte e da sopra.
Ma Gelsomina vive
in un centro per minori,
lì dove fu uccisa,
lì dove la amarono,
lì dove amò tanto,
tanto da farsi tradire.
Ma chi ama non è lucido,
non è freddo,
non è determinato,
ama! 
E l’amore le è stato fatale.
Ma quello stesso amore
si è riversato in quella terra di camorra
come fertilizzante
ha prodotto frutti e fiori
che inebriano l’aria
e saziano la gente 
di civiltà e giustizia.


(Filastrocca per ‪GelsominaVerde‬)
a dieci anni della scomparsa

di ‪‎AntonioTRILLICOSO‬

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